ISSN 2785-552X

Corte di Giustizia: se il consumatore si oppone, il giudice non può sostituire la clausola abusiva con una disposizione nazionale suppletiva

Francesca Solimini 31 Dicembre 2022

(Corte di Giustizia Ue, sent. 8 settembre 2022, cause riunite da C-80/21 a C-82/21; Pres. Bonichot e Spineanu-Matei – Rel. Rodin – Avv. Gen. Collins)

Abstract

La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha nuovamente esaminato il tema delle clausole abusive nei contratti di mutuo in valuta estera stipulati con i consumatori ai sensi della direttiva 93/13/CEE. Il presente contributo si pone l’obiettivo vagliare i principi interpretativi affermati dalla Corte e, più nel dettaglio, analizzare una questione riguardante il potere del giudice nazionale, delimitato dalla volontà contraria del consumatore, di sostituire la clausola abusiva con una disposizione normativa suppletiva.

The Court of Justice of the European Union examined again the issue of unfair terms in loans denominated in a foreign currency concluded with consumers under directive 93/13/EEC. This paper aims to examine the interpretative principles affirmed by the Court and, more in detail, an issue concerning the discretion of the national court, limited by consumer’s contrary intention, in replacing terms that are unfair with a supplementary provision.

Sommario: 1. Le vicende sottese al rinvio pregiudiziale; 2. Le questioni di diritto e le soluzioni della Corte. Precisazioni sulla prescrizione; 3. Segue: limiti ai poteri del giudice per l’integrazione del contratto; 4. Segue: il giudice deve rispettare la volontà “determinante” del consumatore alla caducazione del contratto; 5. Riflessioni conclusive.